COME SI TRASMETTE IL NUOVO CORONAVIRUS
Il nuovo coronavirus che tutti noi stiamo combattendo può essere trasmesso da persona a persona attraverso il contatto stretto con una persona malata o contagiata.
Questo significa che una persona contagiata dal coronavirus, pur non manifestando la malattia (asintomatico) potrebbe comunque trasmettere il virus ad un’altra persona la quale, a sua volta, potrebbe invece ammalarsi, anche gravemente.
Il contagio avviene perché la persona sana, attraverso la bocca ed il naso, assorbe il virus contenuto in:
goccioline di Flugge: microscopiche gocce di saliva (vapore acqueo) in grado di rimanere sospese in aria e di veicolare, dispersi in aerosol, agenti infettivi di numerose malattie come, appunto il coronavirus. Le goccioline di Flugge possono essere emesse dall’individuo attraverso la semplice respirazione, uno sbadiglio, quando si starnutisce o si tossisce
la saliva (ad esempio quella che si trova su un bicchiere quando beviamo o su un cucchiaio/forchetta quando mangiamo)
In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.
Attualmente sono in corso diversi studi per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus.
Il nuovo coronavirus può trasmettersi da persona a persona in diversi modi:
perché siamo stati a contatto diretto con una persona ammalata o portatrice del virus
perché abbiamo bevuto o mangiato dagli stessi utensili che ha usato la persona ammalata o portatrice del virus
perché abbiamo stretto la mano ad una persona ammalata o portatrice del virus e poi ci siamo toccati il viso, in particolare bocca, naso e occhi, senza prima lavarci accuratamente perché abbiamo toccato oggetti contaminati dalla persona sana o portatrice del virus e ci siamo portati le mani al viso senza prima lavarle accuratamente
COSA SIGNIFICA STARE A CONTATTO DIRETTO CON UNA PERSONA
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie definisce contatto stretto:
una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;
una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (per esempio la stretta di mano); una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;
una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie scrive anche che: il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.
In parole povere, come meglio specificato anche nel sito del Governo Italiano, il periodo di incubazione, cioè il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici (cioè della malattia), si stima attualmente che oscilli fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.
Questo significa, in parole ancora più semplici, che se oggi veniamo contagiati dal virus, ad esempio perché abbiamo stretto la mano di una persona già contagiata e ci siamo portati la mano alla bocca, potremmo ammalarci di COVID19 anche fra 14 giorni.
Per questo motivo, chi sa di essere venuto a contatto diretto con una persona infetta da coronavirus o contagiata, deve mettersi in quarantena, ossia deve restare a casa senza avere contatti diretti con le altre persone per almeno 14 giorni.